UN CASO DI CONTATTO UMANO-EXTRATERRESTRE
Carlos Diaz, un personaggio straordinario, è stato ospite del CUSI qualche anno fa ed ha tenuto con successo due conferenze a Lugano e a Bellinzona, toccando il cuore del pubblico e di tutti noi con le sue testimonianze genuine e la buona documentazione video sulle meravigliose navi di luce.
Carlos Diaz è un fotografo messicano che nel marzo 1981 ebbe il primo di tanti incontri ravvicinati con delle navi di luce di matrice extraterrestre ed i suoi occupanti. È un contattista molto noto negli ambienti ufologici di tutto il mondo, vantando un gran numero di sostenitori, ma purtroppo anche di detrattori. Nonostante le controversie sul suo caso, le sue testimonianze sono avvalorate dalle affermazioni di membri del mondo tecnico e scientifico, tra cui il prof. Manfred Kage, Università di Mannheim, il prof. Auguste Meessen, Università di Louvain, Bob Shell, tecnico fotografico e consulente tecnico-fotografico per l’FBI, il dott. Robert Nathan, Jet Propulsion Lab/NASA, di Pasadena, nonché diverse emittenti televisive, che hanno assistito a questi incontri.
Ma veniamo brevemente alla sua storia…
Era una serena mattina del mese di marzo del 1981. Carlos si recò nel bosco di Ajusco nei pressi di Città del Messico per scattare delle foto, quando notò, in una valle poco distante, un bagliore che attribuì ad un incendio, ma che si rivelò, ad un attento esame, essere un’astronave di luce, che fotografò per ben 12 volte, posata sulla valle stessa. Questa fu la prima visitazione, ma i contatti con queste misteriose navi di luce ed i suoi occupanti si sono ripetuti per molti anni.
Le navi di luce, paragonabili a “cellule viventi di plasma luminoso e pulsante” e le creature di luce non sono simili a manifestazioni ufologiche, chiamiamole “tradizionali”, non si tratta di dischi volanti ed i loro occupanti provenienti da un altro pianeta, bensì di una condensazione luminosa della coscienza cosmica, di cui l’essere profondo che vi è in ognuno di noi ne fa parte. In effetti, così ci ha dichiarato Carlos, al momento della sua entrata in una delle navi di luce, anche il suo corpo si trasformò in luce.
Interrogati circa la loro provenienza, questi esseri hanno dichiarato di provenire da ogni luogo, il che ha portato Carlos a ipotizzare trattarsi di esseri multidimensionali, capaci di assumere una forma umana perfetta e, stando alle sue asserzioni, sarebbero presenti in tutto il mondo, interagendo con le varie popolazioni all’insaputa di queste. Le foto scattate da Carlos sono state, come detto, esaminate dai migliori esperti del settore e riconosciute come autentiche. Il fisico dell’Università di Città del Messico, Victor Quesada, dopo aver esaminato alcune foto di queste navi, chiese a Carlos se gli era possibile fissare un appuntamento con questi esseri per poter verificare in prima persona questa realtà.
Le comunicazioni avvenivano per lo più telepaticamente. Stabilito il giorno e l’ora d’incontro con questi esseri, ecco comparire la nave a pochi metri d’altezza dallo stupefatto Quesada. Un fascio di luce giallastra cominciò a sollevarlo da terra, ma fu subito rilasciato, visto che egli mostrava segni di grande spavento. Nella valle di Tepoztlan in Messico, dove normalmente avvengono tali incontri, gli avvistamenti delle navi di luce si verificano da anni frequentemente e la popolazione non si
spaventa affatto.
Un caso trasparente di contatto extraterrestre, ma indubbiamente anche una realtà che implica un viaggio all’interno del nostro proprio essere, ci ha spiegato Carlos.
Un messaggio dunque, che sta a dirci, che la nostra espansione di coscienza potrebbe portarci al di là della decadenza fisica e che il nostro stato evolutivo attuale e da considerare una forma di dormi-veglia, in cui le nostre potenzialità non sono pienamente liberate.
Un grande invito alla vita, quello di Carlos Diaz, all’amore ed alla non-violenza tra gli uomini, saggezze antiche che ai nostri giorni sono gemme preziose sempre più difficili da trovare. Eppure sono in ognuno di noi.